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martedì 28 giugno 2016

E' giunta l'ora dello spuntinoooooo!



Un’adeguata distribuzione dei pasti nell’arco della giornata  è la base essenziale per stabilire una sana alimentazione e  soprattutto bisogna evitare di stare a digiuno troppe ore in modo da poter controllare la fame.
I pasti principali (colazione,pranzo e cena) sono i pasti in cui sono concentrate le maggiori kcal. L’intervallo di tempo tra di essi se è maggiore delle quattro ore è consigliabile inserire i famosi “SPUNTINI”. Esempio: se la colazione la facciamo alle 8:00 e il pranzo alle 13:30, la cena è alle 20:30,è preferibile inserire uno spuntino a metà mattina alle 11:30 e a metà pomeriggio alle 18:00.
Gli spuntini sono degli alimenti spezza fame che permettono di arrivare a pranzo o a cena con la giusta fame. Un buon spuntino deve avere delle caratteristiche specifiche: deve essere leggero e veloce, perché consumato al di fuori dei pasti. Una caratteristica importante è che uno spuntino ideale deve essere povero di grassi . questo ci teniamo a sottolinearlo poiché in commercio si pubblicizzano dei prodotti ideali per spuntini ma che sono ricchi di grassi saturi. Il nostro consiglio è di leggere bene le etichette!!!
L’ideale è un alimento che, considerando un soggetto sano che introduce 2000 kcal al giorno,  deve fornire non più di 150 Kcal, pari al 5% del fabbisogno energetico quotidiano.

La ripartizione in termini di nutrienti di queste 150 Kcal dovrebbe essere:

    90 Kcal di carboidrati
    40 Kcal di grassi
    20 Kcal di proteine

Gli spuntini sani devono avere un buon effetto saziante ed essere costituiti:
  •  per il 60% da carboidrati: l’ abbinamento ideale, è ad esempio composto da zuccheri e fibre, che ritroviamo nella frutta; le fibre appagano la fame.     
  • per il 25% di grassi, in quanto recenti studi dimostrano come gli stessi, non solo non placano la fame, ma promuovono anche la caratteristica sonnolenza post-pasto. Meglio quindi se la loro presenza nello spuntino resta bassa.     
  • per il 15% da proteine, vere “amiche della sazietà”, che possono attenuare la fame limitando l’assunzione di cibo anche durante il pasto principale successivo allo spuntino. Questo però non vuol dire aprire le porte a spuntini iperproteici, poiché un abuso di proteine può diventare tossico per l’organismo, senza contare che comunque un grammo di proteine fornisce circa 4Kcal. 
  • da un  elevato contenuto di acqua in estate per reidratare l 'organismo e combattere la ritenzione idrica.



La frutta fresca di stagione è molto indicata come spuntino, consumata anche sottoforma di spremuta. Spuntino ideale circa 150g di frutta fresca. la frutta fornisce la giusta quantità di carboidrati, fibre , Sali minerali e acqua. Scegliete solo frutta fresca di stagione e non frutta sciroppata, ricca di zuccheri, e fuori stagione, ricchi di pesticidi!
La frutta secca, mandorle, noci, nocciole, pistacchi, ricche di vitamine, sali minerali, omega 3, potenti antiossidanti. Si tratta, tuttavia, di frutti anche molto calorici quindi non bisogna superare i 25-30g a spuntino; es.: 12-14 mandorle, 2-3 noci, ecc….
Succhi di frutti li consigliamo ma solo quelli con la percentuale maggiore di polpa e senza zuccheri aggiunti.
Yogurt sia con pezzi di frutta che bianco,è ricco di fermenti lattici che ripristinano la normale flora batterica apportando benefici al funzionamento dell’intestino . Lo yogurt greco è molto proteico e, a volte, difficile da digerire quindi lo consigliamo magari dopo un allenamento.
Frullati con latte parzialmente scremato e frutta fresca!!
 Lo spuntino perfetto rimane comunque la verdura cruda, soprattutto quella pratica anche da portare in ufficio, come carote, pomodori ciliegini, cetrioli, ravanelli e insalata belga, sedano e finocchi. Sono fonti preziose di vitamine, minerali, antiossidanti, fibra e acqua. Rappresentano un integratore naturale che protegge dallo stress ossidativo a cui siamo continuamente sottoposti. ad esempio uno spuntino di soli 100g di carote corrisponde ad appena 35Kcal! Ottimi spuntini sono anche i mix di frutta e verdure.
I cereali sono fonte di carboidrati, principalmente amido, di proteine, vitamine e fibre, soprattutto quelli integrali, ed hanno un basso indice glicemico. Possono diventare ottimi spuntini, ma con le giuste precauzioni, per esempio:
  • Due friselle, integrali o di soia, piccole da 20g cadauna con dei pomodorini pachino
  •  Un pacchetto di creakers  o di grissini, facendo attenzione all’etichetta assicurandoci che tra gli ingredienti non ci sia strutto, grassi idrogenati e “oli vegetali” come olio di palma.
  • Pavesini vogliamo consigliarli come uno spuntino leggero e povero di grassi.
  • Le barrette: tasto dolente….. in commercio ne troviamo di diversi tipi e qualità. Arricchite di cioccolata e/o frutta secca. Possiamo mangiarle limitandone la quantità e non devono superare le 150 kcal.
In estate consigliamo anche come spuntino un bel gelato artigianale, meglio se di frutta fresca vera!! Non tutti i giorni, ma uno o due volte a settima, inclusa la domenica. Potete leggere il nostro articolo sul gelato per fare la scelta migliore: http://amichedelbenessere.blogspot.it/2016/06/il-gelato-e-davvero-un-alimento.html
Mamme un consiglio particolare che vogliamo darvi è quello di non rimpinzare i vostri figli con merendine confezionate che nella maggior parte dei casi non sono salutari poiché ricche di acidi grassi saturi e oli vegetali. Una buona merenda è :
  • Frutta fresca di stagione
  • un panino piccolo, inferiore ai 50g, con 2-3 fette di prosciutto crudo privo del grasso o una fetta di formaggio stagionato,
  • un panino piccolo, inferiore ai 50g con un velo di marmellata o due pezzetti di cioccolata fondente
  • se avete il tempo di fare un dolce a casa, questa  è anche una buona merenda, meglio un plumcake, torta alla frutta (come torta all’ananas) o muffin.
  • frullati, succhi e yogurt di cui abbiamo parlato prima!
Infine parliamo di un terzo spunti detto anche “notturno”,poichè segue la cena. Questo spuntino di solito viene consigliato alla persone diabetiche in modo da tenere sotto controllo i livelli d'insulina poiché il pasto successivo avverrà dopo circa 8/9 ore quindi un intervallo troppo lungo dall'ultimo pasto, ma viene anche consigliato laddove la cena non ci ha saziati e/o siamo colti da improvvise voglie specialmente di alimenti ricchi di zucchero. In questo caso, se non avete delle esigenze particolari, come in cas di diabete, proviamo a controllarci  e quindi non abusare  con il terzo spuntino. se proprio non ce la fate, tra gli alimenti consigliati possiamo consumare: te, camomilla, tisane, occhio però a quale tipo di tisana scegliere. Dobbiamo evitare quelle alla liquirizia, solo se consumate alla sera, poiché hanno un effetto eccitante. La liquirizia aumenta la pressione arteriosa infatti è consigliata quando abbiamo un 'abbassamento di pressione. Poi possiamo scegliere di consumare 2-3 biscotti secchi oppure 2 quadratini di  fondente (20g)  che fa aumentare il rilascio di serotonina ,molecola importante nella regolazione dello stato d'animo infatti viene anche chiamata “ormone del buonumore”,ed  è quindi consigliato prima di dormire in quanto ci da un senso di tranquillità e serenità.
Vi abbiamo dato molte idee per un sano spuntino, la scelta tocca a voi. Mi raccomando scegliete con cura il vostro spuntino poiché questo risulta essere un buon alleato per contrastare la fame e, addirittura, aiutarci a dimagrire in una dieta ipocalorica in quanto mantiene attivo il metabolismo. se avete qualche dubbio o qualche idea da proporci scriveteci ! Vi auguriamo un buono spuntino!!!

martedì 21 giugno 2016

La parmigiana di melanzane



Eccoci di nuovo qui con una ricetta davvero buona. Un classico della nostra cucina italiana, almeno per noi napoletani non è domenica se a tavola manca la parmigiana di melanzane! Questo piatto ha origine contesa tra la Campania e la Sicilia, sicuramente ha il titolo di essere  il vero must estivo pur non essendo ne un piatto leggero ne fresco. La versione originale  prevede che le melanzane siano prima fritte, poi sistemate a strati in una pirofila. Tra gli strati vi è la passata di pomodoro, abbondante mozzarella, altrettanto formaggio e molto basilico, sale e pepe qb. Oggi però vi vogliamo dare dei suggerimenti per rivisitare questo piatto e renderlo più leggero, ma comunque molto buono! Noi diremo light ma con gusto!!!
Prima di parlare della ricetta, come sempre facciamo un accenno ai valori nutrizionali e alle proprietà di tutti gli ingredienti.
Partiamo dall’ingrediente principale, la melanzana. È una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Insieme alle zucchine e ai pomodori, sono tra gli ortaggi più consumati e versatili dell’estate, tant’è che sono cucinati in tantissimi modi: insalate, primi piatti,creme e contorni! In natura troviamo molte varietà di melanzane, con forme e colore caratteristiche che dipendono soprattutto dalla zona di coltivazione.  Le varietà di melanzane più diffuse in Europa ed in Nord America sono di forma ovale e allungata di colore viola scuro o chiaro.  Ovviamente in base al tipo di preparazione si utilizza una varietà diversa. Il periodo di coltivazione va dalla primavera all’estate, la sua crescita è influenzata dal clima: se la temperatura scende al di sotto dei 12° la crescita si blocca e il terreno ha bisogno di un buon apporto idrico.
La melanzana è poverissima di calorie. Consideriamo i valori nutrizionali della melanzana COTTA: per 100g apporta 18  kcal, carboidrati 2.8 g, grassi e proteine in tracce. E’ ricchissima di acqua e sali minerali che assorbe dal terreno come potassio, che ha un azione diuretica e facilita l’eliminazione di tossine e scorie presenti nell’organismo. Il contenuto di fosforo e magnesio è modesto. Fornisce un ottimo apporto di fibre, 2.6g in 100g . le fibre presenti in grandi quantità nell’ortaggio conferiscono sazietà e aumentano il volume fecale con effetto lassativo, per tale ragione le melanzane sono indicate in caso di stipsi, e si oppongono all’assorbimento di grassi e colesterolo.  Anche la buccia della melanzana è importante, contiene antociani che oltre ad essere pigmenti responsabili della colorazione della melanzana viola, proteggono i vasi sanguigni e sono dei potenti antiossidanti, molecole in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa, come  l’invecchiamento.
La melanzana per tutte queste qualità è un alimento indicato per diete ipocaloriche, ma attenzione al metodo di cottura. La  parte spugnosa presente al centro dell’ortaggio assorbe molto olio.

Adesso passiamo alla mozzarella. È un latticino, un derivato del latte non stagionato, quindi un formaggio fresco a pasta filata originario della Campania ed esportato in tutto il mondo. Viene preparata con  latte di bufalina o vaccino e per questo la mozzarella ha una doppia denominazione: la prima è detta Mozzarella di Bufala DOP, la seconda è detta "Fior di latte" o "mozzarella di latte vaccino" o semplicemente "mozzarella".
La mozzarella è prodotta nelle tipiche forme tonde e sferoidali più o meno appiattite, in varie pezzature, ossia dal bocconcino di 80-100-120 grammi alle forme da mezzo chilo e più: certi pezzi da latte bufalino arrivano a 5 chili; altre forme sono quella a treccia e, recentemente, a rotolo; esiste anche in versione affumicata. Di produzione esclusivamente industriale, è la pezzatura a ciliegina e quella di diversa composizione chimica: mozzarella light, mozzarella a basso contenuto d'acqua (per pizza) ecc.
Ovviamente a secondo del latte usato cambiano i valori nutrizionali.
La mozzarella di bufala è piuttosto calorica, una porzione da 100 g apporta 288 kcal. Ma la cosa importante è il contenuto di grassi che ammonta a 18,30g di cui i saturi sono 11,47g. Il contenuto di proteine è anche elevato, circa 16g. Moderato il consumo di colesterolo che è di 56g. l’apporto di Sali minerali come il calcio e il fosforo è molto buono e questo è un punto a favore! il sodio risulta ben presente ma in quantità moderate.  Per quanto riguarda le vitamine, la mozzarella di bufala ha ottime concentrazioni di riboflavina (vit. B2) e di retinolo (vit. A). Detto questo, vi consigliamo la mozzarella di bufala come un vero e proprio sgarro senza ripensamenti! Mangiatela, godetevi quel momento e il giorno dopo vi metterete in riga con dieta e una sana attività fisica!
Per quanto riguarda la mozzarella vaccina, è leggermente meno calorica, 253 kcal in 100g, 18.7 g di proteine e 19.5 g di lipidi. Anche in questo caso si tratta per la maggior parte di grassi saturi. La quantità di colesterolo è contenuta.

Delle proprietà del pomodoro ne abbiamo parlato nella ricetta della cotoletta di pollo con rucola e pomodorino che potete leggere cliccando su questo link http://amichedelbenessere.blogspot.it/2016/05/cotoletta-di-pollo-con-rucola-e-pomodori.html

Vorremmo soffermarci a parlare del basilico. Una pianta annuale, coltivata come aromatica , che fa parte della famiglia delle Lamiaceae. Molto apprezzato per il suo profumo e anche per il suo sapore. È antifiammatorio, infatti si possono fare degli infusi per alleviare i sintomi influenzali come il raffreddore, e favorisce la digestione. Ha effetto rilassante sul sistema nervoso e può essere utile a chi soffre di insonnia o di emicranie; infine è molto utile per le donne in fase di allattamento, perché le sue foglie stimolano la secrezione lattea, per via della presenza nelle foglie di flavonoidi.
Con le sue sole 26 kcal per 100g, il basico è ricco di potassio, ma anche fosforo e contiene piccole quantità di calcio due  elementi importanti per la costituzione delle ossa, e infine magnesio e vitamina A, che aiutano il sistema immunitario. E’ un ottimo alleato per rimanere in forma in quanto, come tutte le erbe aromatiche e le spezie, consente di insaporire i cibi evitando sale e condimenti.

Ingredienti per 4 persone
1kg di melanzane della varietà che preferite, io ho usato le Viola allungate
6 cucchiaini di olio
1lt Passata di pomodoro
200g di mozzarella di latte vaccino
Basilico fresco
Sale e pepe qb
30 g di parmigiano

Procedimento
Prima cosa preparare il sugo: lavate, mondate e tagliate a cubetti la cipolla e l’aglio e fateli soffriggere leggermente a fuoco lento con due cucchiaini di olio extravergine di oliva. Quando si saranno imbionditi, unite la passata di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco medio fino a che il sugo risulterà piuttosto denso. Infine aggiustate di sale e unite qualche foglia di basilico fresco spezzettata, poi spegnete il fuoco e mettete il sugo da parte.
Preparate le melanzane. Lavatele e le tagliatele a fette dello spessore di circa 1 cm, per il verso della lunghezza, utilizzando se l'avete l’affettatrice, così da ottenere fette più regolari e dello stesso spessore (se non l’avete usate tranquillamente una mandolina o un coltello). Mettete le fette su una teglia rivestita di carta forno leggermente oliata, magari aiutatevi con un pennello da cucina. Fatele cuocere a fiamma alta su entrambi i lati per 10 minuti. (5 minuti a lato). Mi raccomando devono rimanere morbide, non croccanti!!
Fatto questo, cominciate a fare gli strati, prima però cospargete la teglia con qualche cucchiaio di salsa, quanto basta per coprirne il fondo. Adagiate le fette di melanzane e sistemate una di fianco all’altra, leggermente sovrapposte. Versate uniformemente altra salsa di pomodoro sulle melanzane. Mettete le fette di mozzarella, sale e pepe qb. Composto il primo strato, continuate seguendo lo stesso procedimento anche per gli strati successivi, fino ad esaurimento degli ingredienti. L'ultimo strato deve essere composto di solo pomodoro e parmigiano grattugiato. Da ultimo aggiungete un filo d’olio e ponete la parmigiana di melanzane grigliate a cuocere in forno statico a 180° per circa un’ora, o finché il pomodoro non avrà formato una crosticina dorata. Magari gli ultimi minuti fate cuocere la parmigiana con funzione grill in modo da formare la crosticina.  La parmigiana di melanzane è pronta: lasciatela riposare almeno 10 minuti prima di servirla, così si compatterà un po' e potrà essere tagliata e servita più agevolmente.


Questa è la porzione per 4 persone. Le kcal per una sola porzione, quindi 250g di melanzane e 50g di mozzarella,  sono di circa 540 kcal. Da mangiare come piatto unico e accompagnato  da 50g di pane integrale.
In conclusione questo piatto della tradizione italiana resta sempre un piatto abbastanza calorico, ma mangiato come piatto unico e a pranzo si può tranquillamente smaltire con una gran bella passeggiata o una nuotata, ovviamente dopo averla ben digerita :D
Beh non c’è altro da dire che augurarvi un buon appetitoo!!!!

martedì 14 giugno 2016

Il gelato



Il gelato è davvero un alimento consigliato anche per chi è a dieta? Scopriamolo insieme....




L’estate ormai è alle porte e l’alimento che viene consumato di più in questo periodo è il gelato Buono, gustoso, fresco, è un ottimo compagno per l’ora della merenda o mentre ci godiamo un ottima passeggiate, meglio se in riva al mare!!!. Se andiamo a vedere le statistiche, infatti, il 94%d egli italiani lo consuma in questa stagione e tra questi il 56% lo mangia una volta a settimana mentre il 30% praticamente lo mangia tutti i giorni, il restante se lo concede solo raramente . Tra tutte queste percentuali ci sono però alcuni che pensano che il gelato sia un vero e proprio attentato alla linea!! in realtà se consumato con intelligenza senza eccedere in golosità e facendo le giuste scelte fra le offerte di prodotti presenti sul mercato , il gelato non rappresenta un tale pericolo e anche la nostra linea può trarne vantaggio. C’è da dire che il gelato è un alimento vero e proprio adatto a tutte le età dai bambini ai nonni ,è anche piuttosto sicuro dal punto di vista igienico,perché la temperatura a cui viene prodotto e conservato fino al consumo è estremamente bassa (-8C°) da non permette la crescita dei microbi. Un gelato sicuro deve anche garantire l’assenza di contaminanti potenzialmente tossici e questo come avviene di norma sia in quelli prodotti industrialmente che per quelli di buon artigianato.

Quali sono gli ingredienti principali del gelato?

Gli ingredienti principali del gelato sono : latte fresco, zucchero e uova a cui vengono aggiunti aromi ed ingredienti specifici(cioccolato, nocciola, fragola, limone ecc..). Proprio quest’ultimi sono responsabili della grande varietà nutrizionale che differenzia i vari tipi di gelato. Alcuni di questi come ad esempio sorbetti e gelati alla frutta in genere hanno un ridotto contenuto calorico, altri come quelli elaborati a base di panna e cioccolato e mandorle arrivano invece a contenere più di 300 calorie per 100 grammi di prodotto. Il gelato più ricco di grassi è appunto quello alla panna, considerando che ogni grammo di grasso apporta 9 calorie (più del doppio rispetto a carboidrati e proteine ) i gelati alla panna sono anche i più calorici . La situazione poi peggiora se durante la lavorazione vengono aggiunti oli e grassi vegetali .Questi ingredienti utilizzati soprattutto in ambito industriale per la loro sapidità, sono spesso di qualità scadente .Oltre ad esaltare il gusto del prodotto, la margarina ed i grassi vegetali aumentano la cremosità del gelato e la sua “resistenza”alle alte temperature. Il latte è uno dei componenti principali del gelato ed è per questo che il gelato è abbastanza ricco di calcio ,fosforo e vitamina A e alcune vitamine del gruppo B (essenzialmente B1 e B2). Se tra gli ingredienti del gelato compare la frutta secca aumenta il contenuto e la qualità lipidica dell’alimento in quanto i grassi contenuti in questi semi oleosi sono di buona qualità, i cosiddetti grassi buoni, mono e polinsaturi, che se assunti con moderazione in sostituzione di lipidi di origine animale aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo.

Differenza tra gelato artigianale e industriale.


Vediamo alcune differenze tra il gelato artigianale e quello industriale . Il gelato artigianale è una preparazione alimentare portata allo stadio solido e pastoso,mediante mescolamento e congelamento della miscela di ingredienti. Durante il congelamento ,grazie alla continua opera di miscelazione ,viene incorporata aria che dona morbidezza e cremosità al gelato. La principale differenza tra quello artigianale e industriale è la maggior incorporazione d’aria ,infatti nel primo l’aria viene incorporata lentamente e raggiunge il 30-50% del volume del composto,mentre in quello industriale troviamo una maggiore incorporazione d’aria. Inoltre il gelato artigianale si distingue per l ‘impiego prevalente di ingredienti freschi ,miscelati con cura dall’artigiano in base alla sua creatività. L’utilizzo di ingredienti freschi aumenta la deperibilità del prodotto che deve essere venduto e consumato entro pochi giorni dalla sua produzione. Gli estimatori del gelato artigianale devono essere comunque consapevoli, che non tutti i gelati artigianali sono di ottima qualità . Nessuno vieta al gelataio di utilizzare per esempio grassi vegetali,aromi e additivi vari o sostituire la frutta fresca con succhi o con quella liofilizzata. Non è possibile produrre gelato di qualità senza l ‘aggiunta di additivi (che non sono nocivi), come la farina di semi di carrube come addensante. Il gelato industriale invece ,contiene latte in polvere ,oli vegetali e additivi come coloranti ,emulsionanti,stabilizzanti e aromi. Solitamente è più soffice e voluminoso ,perché appunto contiene più aria ,ma dipende dalla marca.


Quali sono le caratteristiche di un buon gelato?

Diciamo che la bontà del gelato si valuta attraverso la sua cremosità ,infatti più il gelato è cremoso ossia meno si avvertono i grumi di ghiaccio,maggiore è la sua qualità. Un altro test da fare è la velocità di scioglimento ,se non si scioglie in fretta ,soprattutto se la temperatura esterna è molto calda è probabile che contenga grassi vegetali idrogenati e quindi è meglio evitarlo. Poi si valuta la dolcezza e pesantezza ,se è eccessivamente dolce o vi sentite molto appesantiti ,dopo averlo mangiato è probabile che la scarsa qualità sia stata mascherata aggiungendo zucchero e grassi e quindi calorie. Inoltre deve avere una superficie liscia leggermente porosa ,un colore naturale ed invitante ,un sapore fresco e immediatamente riconoscibile come gusto . Diffidare quindi di quelli che hanno un aspetto ruvido,granuloso con colori troppo “accesi “ e con sapore rancido ,stantio e aspecifico. Il gelato deve essere un alimento completo ed equilibrato negli aspetti nutrizionali e non avere possibili controindicazioni (come per esempio essere troppo grasso). Infatti contiene acqua, glucidi (di cui fanno parte gli zuccheri),lipidi (grassi animali o vegetali),proteine ,Sali minerali,vitamine e antiossidanti e per questo viene definito un alimento completo che è facilmente digeribile e che da il buon umore ed energia(immediatamente utilizzabile).

Quali sono i benefici e proprietà nutrizionali del gelato?

Altre proprietà benefiche del gelato sono il buon livello di attività antiossidante totale utile a contrastare la naturale formazione dei radicali liberi (soprattutto per i gusti cioccolato ,fragole e frutti di bosco data la presenza della vitamina A e C )e la sua capacità nutritiva soprattutto nelle diete degli inappetenti ,grazie alla quantità di Sali minerali quali calcio,forsforo e di vitamine A,B2,C in esso contenuti. Le analisi rivelano che 100 grammi di gelato a base di latte contengono in media 46,5 mg di calcio e 10,5 mg di fosforo(è un ottimo alleato per le donne quindi, per rafforzare le ossa e combattere l’osteoporosi). Il gelato è utile nelle diete ipernutritive in particolare per quelle dei soggetti anoressici o con problemi di digestione .Una delle sue caratteristiche è di stimolare i succhi gastrici ,mentre il freddo che provoca il suo ingerimento può risultare anche un blando analgesico. Per cui il gelato alle creme può essere un’utile alternativa ad alimenti più tradizionali in caso di bambini inappetenti o sottopeso e per anziani che,facendo fatica a nutrirsi con il caldo,in tal modo possono ingerire ugualmente nutrienti. il gelato proprio per le sue proprietà ,può essere tranquillamente inserito anche in una dieta dimagrante . Quello artigianale contiene molte meno calorie rispetto ad una stessa quantità di altri dolci e dessert. L’apporto energetico di un tiramisù è 3 volte superiore a quello di una coppa di gelato a base di latte e 6 volte rispetto ad un sorbetto alla frutta. Se vogliamo fare un confronto di calorie 100 grammi di gelato alla crema contengono circa 220 calorie,mentre 100 grammi di quello alla frutta circa 100 calorie ,invece 100 grammi di cioccolato fondente hanno 542 calorie quasi il doppio del gelato alla crema cosi come ad esempio una merendina ne ha circa 350,quindi il gelato in una dieta da circa 1400 calorie può rappresentare un ottimo spuntino, visto che comunque una pallina corrisponde a 35 grammi circa e quindi ha circa 66 calorie,se consideriamo un gusto alla frutta.

Quindi ricapitolando: 
  1. Preferire il gelato artigianale a quello industriale. 
  2. Preferire il gelato alla frutta, sia fresca che secca, che contiene meno grassi e calorie ed è più digeribile. Il gusto allo yogurt è sicuramente più light in quanto e composto solo da yogurt,saccarosio,quando non contiene latte aggiunto e fornisce solo 100 calorie per 100 grammi. 
  3. Preferire il cono o la coppetta piuttosto che una vaschetta da mezzo chilo da mangiare a casa ,per evitare di eccedere con le calorie e scegliere possibilmente una gelateria raggiungibile a piedi per percorrere almeno un paio di chilometri per smaltire le calorie ingerite. 
  4. Evitare gelati che contengono margarina o oli/grassi vegetali. 
  5. Scegliere il momento in cui mangiare il gelato in modo tale da “ammortizzare” le calorie nel pasto precedente o in quello successivo.



Qui vi riportiamo una tabella in cui ci sono le calorie di alcuni gusti di gelato artigianale e dall'altro lato invece troviamo le calorie dei più famosi gelati artigianali. 
Da ricordare che : una Pallina di gelato alla crema da 6o grammi ha 72 calorie ,Coppetta con due gusti tipo cioccolato e fior di latte da 80 ha 188 calorie, cono con tre gusti ha un peso di circa 110 grammi e le calorie con i gusti a crema sono circa 260


GELATI INDUSTRIALI PER 100 GRAMMI DI PRODOTTO GELATI CONFEZIONATI PER PORZIONE
Limone 140 calorie Cornetto 240 calorie
Fragola 153 calorie Gelato con biscotto 222 calorie
Fior di latte 167 calorie Gelato su stecco ricoperto di cioccolato 260 calorie
Stracciatella 193 calorie Ghiacciolo gusto limone 53 calorie
Pistacchio 211 calorie Sorbetto al limone 160 calorie
Cioccolato 291 calorie Gelato al tartufo 242 calorie
Nocciola 326 Coppa al caffè 170 calorie